Earth Knights, in latino Milites Terrae, è un progetto dell’associazione Octopus finalizzato a promuovere la difesa ambientale e la rigenerazione urbana sostenibile del territorio. Più in generale l’associazione, che opera senza limiti territoriali a livello internazionale secondo la “Carta della Terra”, si propone di contribuire alla creazione di una giusta, sostenibile e pacifica società globale.
La Leggenda
“Gli abitanti di Tellaro avevano costruito una chiesetta vicino al mare. Lì avevano posto una sentinella con il compito di suonare a martello le campane in caso di pericolo. “Con questa tempesta nessuno metterà di sicuro la propria nave in mare. Stanotte posso dormire tranquillo”. Sicura di sé, la sentinella si appisolò, felice di non dover stare con gli occhi aperti fino al mattino successivo. A mezzanotte in punto i pirati si avvicinarono alla riva. Proprio quando stavano per attraccare, le campane della chiesetta si misero a suonare, battere e rintoccare… I Tellaresi si precipitarono a difendere il loro paese e ricacciarono in mare i pirati saraceni. Scongiurato il pericolo si chiesero chi avesse suonato la campana, visto che la sentinella dormiva fra le braccia di Morfeo? Ai piedi del campanile i Tellaresi videro un enorme Octopus attaccato alle funi delle campane: era stato lui a salvare il paese!”
La leggenda trae origine da un avvenimento storico realmente accaduto a Tellaro, un piccolo borgo marinaro stupendamente arroccato su una delle tante scogliere che si affacciano sul Golfo della Spezia, quando un manipolo di pirati saraceni guidati da Gallo d’Arenzano tentò un fallito assalto al borgo. Una targa affissa all’esterno della chiesa di S. Giorgio, prima ancora dedicata a San Bernardo l’abate di Clairvaux che dettò la regola dell’ordine dei templari, celebra il leggendario episodio:
“Saraceni mare nostrum infestantes sunt noctu profligati quod polipus aer cirris suis sacrum pulsabat“.
Tenendo conto che la Tellaro di ottocento-novecento anni fa era un luogo brulicante di monaci crociati in armi con navicelle pronte a salpare dalla marina e che L’Octopus era un simbolo usato dai templari negli scudi, nei sigilli e nelle monete, in definitiva il polpo campanaro altro non sarebbe che la rappresentazione sotto forma di mito del monaco guerriero che difende il territorio, il contado e i pellegrini.
Il cavaliere diviene così l’archetipo del difensore della terra e del mare.
Va inoltre ricordato che nell’Isola della Maddalena, posta di fronte alla costa nord orientale della Sardegna, nella località dell’Isoleddu si trova una spiaggia chiamata “Testa di Polpo”. Il nome che porta la spiaggia deriva dall’enorme roccia che la domina, rassomigliante appunto ad una testa di Octopus. E’ molto probabile che il simbolo adottato dai cavalieri provenga anche da questi luoghi, infatti, i cavalieri hanno avuto interessi nell’isola della Sardegna tra il 1100 e il 1300, hanno finanziato la ristrutturazione di numerose chiese stringendo contatti con i governanti del tempo. Inoltre, non è un caso che l’ottagono e più in generale il numero otto siano la base delle maggiori opere di ingegneria di tutto il medioevo. La costruzione di una chiesa a pianta a forma ottagonale ispirata al Santo Sepolcro era comune nel XII secolo. Nella architettura religiosa cristiana, la base di battisteri e fonti battesimali era ottagonale in modo da simboleggiare la ” rigenerazione o rinascita spirituale”.